Spaghetti with meatballs: ecco cosa cucinavano gli italiani a New York

Gli spaghetti with meatballs (letteralmente spaghetti con polpette) sono un piatto italo-americano composto da spaghetti, salsa di pomodoro e polpette, cucinato per la prima volta nei primi anni del ventesimo secolo dagli italiani emigrati a New York. E' un ottimo piatto unico, ricco di sapore e di bontà. La sfida maggiore nel cucinare questo piatto è quello di avere particolare cura nella preparazione delle polpette, che devono risultarvi morbide dentro e dorate fuori. Pronti per mettervi ai fornelli? Cominciamo...

Le dosi per gli ingredienti indicati sono per 2-3 persone.

Preparazione della salsa di pomodoro

In un tegame capiente fate un leggero soffritto di olio ed aglio, fate cucinare una bottiglia di passata di pomodoro per 15 minuti in modo da farla stringere un poco e spegnete, in attesa di far cuocere le polpette come spiegato più avanti.

Preparazione delle polpette

In una ciotola mescolate ed amalgamate per bene, aiutandovi con le mani, 300gr di tritato misto di carne, pan grattato (oppure pane raffermo bagnato nel latte e strizzato), una bella manciata di formaggio grattugiato, un uovo, prezzemolo, timo, maggiorana, un pizzico di aglio, sale e pepe. Fate tante piccole polpettine e soffriggetele leggermente ed uniformemente in una padella, finché la superficie risulterà leggermente dorata.

Infine...

Tuffate le polpettine nel tegame con la salsa e fatele cuocere per 30-40 minuti con coperchio chiuso, mescolando di tanto in tanto per evitare che la salsa si attacchi al fondo del tegame. Infine aprite il coperchio e fate cuocere per altri 5 minuti per fare stringere ulteriormente la salsa. Ultimata la cottura mettete da parte le polpettine.

Preparate gli spaghetti ed una volta cotti metteteli nel tegame con la salsa per farli insaporire, impiattateli ed adagiate 5-6 polpettine sopra ciascun piatto. A piacere aggiungete del formaggio grattugiato.

Avrete preparato i famosi spaghetti with meatballs, un piatto saporito e completo!

Buon appetito, Ornella